Universo Hellboy #1

Se c’è un fumetto che non ha mai davvero smesso di affascinarmi, questo è Hellboy di Mike Mignola. Passato il periodo Bonelli, le varie quanto brevi incursioni in territorio super eroistico, lui è rimasto lì, sulla mensola dedicata, letto e riletto più volte. Ha avuto i suoi alti (tantissimi) e bassi (pochi e spesso identificabili nelle raccolte di storie più brevi). Ha offerto punti di vista diametralmente opposti, dalla solitudine mistica del ragazzo infernale alla guerra apocalittica dell’ufficio per la ricerca e la difesa del paranormale.

Per Hellboy, scoperto grazie al suggerimento di un collega in qualche strano lavoro notturno, è stato amore al primo mostro. Per lo stile di Mike Mignola, per quelle disarmonie e i volti sbilenchi. Per le ambientazioni gotiche e minimali, l’ispirazione stilistica al RE dei comics, l’incursione del weird lovecraftiano, del pulp, del folklore europeo. Per quel mondo coerente e persistente, dove enormi creature emergono da abissi dimenticati, scienziati nazisti evocano divinità multidimensionali, uomini della perduta Iperborea tornano per seguire leader oscuri in battaglie campali contro l’umanità.

Ho iniziato a collezionare le uscite targate Magic Press, le raccolte delle miniserie uscite negli States, riempiendo lo zaino al consueto appuntamento di Lucca Comics con Hellboy, BPRD, Lobster Johnson, Abe Sapiens e Witchfinder.

hellboy rane

Le prime avvisaglie della saga “guerra alle rane”

La storia (molto) in breve

Hellboy, il cui vero nome è Anung Un Rama, è un demone evocato dal redivivo Grigorij Efimovič Rasputin, alleatosi con i nazisti nel tentativo finale di Hitler di ribaltare le sorti della guerra facendo ricorso all’occulto (il cosiddetto nazismo magico) con il “progetto Ragnarok”. Adottato dalle forze alleate, giunte sul luogo dell’evocazione per fermare i nazisti, viene cresciuto dal professor Trevor Bruttenholm. Arruolatosi nel Bureau of Paranormal Rearch and Defense, lavora a fianco di personaggi come la pirocinetica Elisabeth Sherman, l’anfibio Abraham Sapien, lo spirito dell’eroe mascherato Lobster “la chela” Johnson, l’omunculus Roger. Dopo un’evento funesto che coinvolge un componente della squadra, Hellboy abbandona il Bureau e si dedica a un tormentato viaggio in solitaria, inseguito dai fantasmi e dal proprio destino.

Il fumetto

Formato da brevi archi narrativi (3 o 4 albi) connessi tra loro a formare un unico grande affresco dell’apocalisse, è pubblicato in Italia dal 1994 dalla Magic Press, in volumi belli e piuttosto resistenti (almeno a giudicare dal loro stato dopo i miei vari traslochi).

Molte uscite sono anticipate da introduzioni di personaggi del calibro di Robert Bloch (del quale abbiamo parlato recentemente, avendolo incontrato come personaggio della graphic novel Providence di Alan Moore) e Guillermo del Toro (amico di Mignola e regista dei due lungometraggi su Hellboy).

Nei volumi sono riportate le copertine degli albi interni, per la maggior parte disegnate da Mignola e tutte stupende. Un bel valore aggiunto è dato inoltre dalle illustrazioni finali, con bozzetti,  studi dei personaggi e delle creature, tutti commentati dai disegnatori di turno. Vedere come si evolve un personaggio dallo stadio iniziale è sempre affascinante, e dai commenti degli illustratori si comprende quanto peso abbia Mignola sul risultato finale.

Hellboy vs Ecate

Hellboy vs Ecate

Il progetto

All’incirca due mesi fa, traducendo le note al sesto numero di Providence, mi sono ritrovato a chiedermi cos’era successo nel mondo di Hellboy, diventato il mondo del BPRD, a un passo dal diventare il mondo degli Ogdru-Hem, sorta di terrificanti divinità lovecraftiane, enormi Kaiju addormentati in attesa di riemergere e fare dell’uomo il proprio pasto principale.

Vent’anni di storie, condensati a oggi in una cinquantina di raccolte, rappresentano un bel po’ di materiale, specialmente se non avete un’ottima memoria. E la mitologia della saga risale fino alla creazione dell’universo, alternando idee originali di Mignola a miti e leggende raccolte in giro per il mondo, affrontate da un folto e cangiante gruppetto di personaggi.

Ho deciso quindi di ripartire da quel primo “seme della distruzione”, con l’ausilio di una roadmap degli episodi. Cartina in mano mi sono messo in strada, con quella colonna traballante di albi colorati poggiata a un angolo della scrivania.

Un lavoro ridondante e molto molto piacevole. Al pari del post su Stranger Things o delle traduzioni su Providence, è un modo per andare più a fondo nel lavoro di un artista o di un’opera che mi è entrata dentro. Alla ricerca di spunti, di altri livelli di lettura, nel tentativo di prolungare e amplificare il piacere prodotto dalla lettura.

Mano a mano che scrivevo, leggevo e scrivevo ancora, nascevano nuove idee per una serie di articoli dedicati al “mignolaverse“, l’universo canonico nel quale sono ambientate le vicende di Hellboy e colleghi. Ma giunto a quel certo Evento, che ha portato alla nascita di due nuove testate, Hellboy in Hell e BPRD Hell on Earth, ho deciso di fermarmi e pubblicare sul blog il materiale raccolto fin qui.

In questi mesi le uscite si sono moltiplicate, quindi proseguirò appena messe le mani su: B.P.R.D. Inferno sulla Terra 7: Un freddo giorno all’Inferno, Hellboy & B.P.R.D. Volume 1 – 1952 (nuova saga, nuova collana), Hellboy presenta Abe Sapien vol.3: Oscuro e terribile & La nuova razza umana (che si pone cronologicamente dopo gli eventi narrati negli albi di BPRD Inferno sulla Terra, volume 7 e 8, questo non ancora pubblicato), Hellboy presenta B.P.R.D. vol.17: Vampiro (altra nuova saga) e Hellboy all’Inferno vol.2: La carta della Morte.

La prossima settimana pubblicherò l’articolo con l’ordine di lettura, che potrebbe esservi utile nel ricostruire tutta la saga. A questo farà seguito la cronologia interna alla saga e altri articoli di approfondimento del mignolaverse. Una serie di post che ci accompagnerà almeno fino ad Halloween.

Come potete ben immaginare quest’avventura sarà pieno zeppa di spoiler. Spoiler ovunque. Siete avvisati…

Un autoritratto di Mike Mignola

Un autoritratto di Mike Mignola

 

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6 commenti

  1. Stavo per chiederti in questi giorni da quale volume dovrebbe iniziare un ignorante di Hellboy, che si è limitato alla filmologia di Guillelmo, ma l’articolo già risponde, attendiamo trepidanti ^_^

    • Mi fa molto piacere, anticipo i bisogni dei miei lettori 😉
      Uno degli articoli sarà proprio sulla serie di film (nella speranza che prima o poi si decidano a fare il terzo) e sulle differenze tra questi e il fumetto.
      Preparati a fare una lista e andare da Neopolis con un mazzetto di banconote 🙂

  2. Pingback:Universo Hellboy #2 - l'ordine di lettura

  3. Pingback:Annotazioni a margine di Providence #8 “The Key” di Alan Moore e Jacen Burrows

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