
La morte ci sfida di Joe Lansdale
Era tanto che non leggevo qualcosa di Joe R. Lansdale. E dopo un lungo peregrinare per altre pagine sono tornato a un suo libro, come si torna da un vecchio amico, per sentirsi raccontare le ultime del paese, in questo caso della cittadina di Mud Creek.
Perché è proprio lì che si reca il reverendo Jebidiah Mercer, armato di whiskey, una pistola calibro .36 e i resti sbrindellati della sua fede, chiamato in quel buco polveroso del vecchio west da incubi orribili su una misteriosa cosa-ragno.
Purtroppo le cose che vanno male a Mud Creek sono tante e per noi lettori gli zombie sono davvero l’ultimo dei problemi. Innanzitutto c’è il confronto (durissimo) tra questo romanzo e il resto del lavoro di Lansdale, pubblicato e ripubblicato, tanto da riempire interi scaffali delle librerie. La morte ci sfida è, secondo lo stesso autore, un libro che non contiene grandi riflessioni, ma un passatempo simile ai vecchi film dell’orrore, trasmessi a sera tardi alla televisione. E questa mancanza di riflessioni, soprattutto se si è abituati all’ironia tagliente, alle ambientazioni ricche e dense e alle storie folgoranti di Hap e Leonard o del Drive In, per citare le più conosciute, si avverte dalla prima all’ultima pagina.
Continua…