Ci sono troppi gradi e troppo pochi ventilatori per una recensione accurata di sabato, e nell’attesa di andare a pranzo questa Notte Eterna ce la sbrighiamo rapidamente, tanto quanto rapido è stato il leggerla. Notte eterna, di Guillermo Del Toro e Chuck Hogan, terzo capitolo della saga vampirica Nocturna.
Sono trascorsi due anni da quando il virus diffuso dai vampiri ha invaso il mondo, ormai sull’orlo della distruzione. Il Padrone, il potentissimo capo degli strigoi, dopo aver annientato qualunque forma di resistenza da parte degli umani, ha rinchiuso in vasti campi di prigionia i sopravvissuti e ne ha selezionati alcuni per la produzione di sangue o come schiavi per svolgere lavori di manovalanza. Persino l’ambiente viene modificato: una coltre di ceneri nucleari ricopre infatti il pianeta Terra. La resistenza è guidata da una banda improvvisata di combattenti liberi che, sebbene accomunati dall’unico scopo di scongiurare l’apocalisse, formano un gruppo alquanto disgregato: Ephraim Goodweather, capo dell’Ente controllo e prevenzione malattie infettive, è impegnato nella ricerca del figlio Zack, rapito dalla madre Kelly, cambiata in vampiro; la dottoressa Nora Martínez, una sua ex collega, è preoccupata per le sorti dell’anziana madre e sentimentalmente indecisa tra Ephraim e il disinfestatore russo Vasiliy Fet; il misterioso signor Quinlan, il vampiro bastardo, persegue invece un obiettivo tutto suo. Le creature del male sembrano avere vinto su tutti i fronti e lo strapotere del Padrone appare invincibile, ma anche lui ha un punto debole, sebbene siano in pochi a conoscerlo. Solo un uomo è in grado di approfittarne, ma ci si può fidare di lui?
Terzo capitolo dicevamo, che segue La Progenie e La Caduta con relative recensioni. Purtroppo la saga, che era iniziata in modo interessante e aveva goduto di una bella virata apocalittica nel secondo volume amplifica qui quella vena mistico/fantasy che sembrava in attesa di scatenarsi (il libro magico, gli Antichi,…) in quella che poteva essere una sana storia horror, con una bella versione animalesca e aliena del vampiro, come organismo infettivo che domina completamente il corpo ospite.