La rubrica The Art Of è nata qualche tempo fa (sulla vecchia versione del blog) proprio perché, prima o poi, volevo parlare dei volumi dedicati all’arte di World of Warcraft. Supponendo sappiate tutti di cosa si tratta (altrimenti google vi sarà parecchio d’aiuto), diciamo soltanto che come spesso accade le cose sono andate diversamente, io ho scritto articoli dedicati ad altri artisti e di WoW nemmeno l’ombra.
Mese: Ottobre 2013
Fighting Fantasy, Caponata e Libro Game Creator
Un post rapidissimo e inaspettato per ringraziare uno dei redattori della rivista inglese Fighting Fantazine, dedicata a Fighting Fantasy e più in generale al mondo della narrativa interattiva. Un malloppo di 100 e più pagine (realizzato molto bene e gratuito) che in questo numero 12 presenta un articolo sull’Italia dei libri game dove menziona il preparatissimo Mauro con il suo sito Caponata Meccanica e dedica qualche riga anche al software per scrivere libri game che ho realizzato qualche tempo fa, Libro Game Creator.
Essere citati in una pubblicazione simile fa molto piacere, FF è la dimostrazione di come questo tipo di intrattenimento non sia morto e riesca anzi a godere di una nuova giovinezza (soprattutto – stranamente eh, visto il gusto e il coraggio nelle italiche letture – all’estero), grazie alle tecnologie mobile, come dimostra il successo dei titoli della Tin Man Games, dei quali ho recensito a suo tempo An Assassin in Orlandes, libro interattivo di successo che ha avuto recentemente un seguito. Titolo che si è aggiunto a un catalogo che conta una ventina di Gamebook Adventures, nati per iOS e felicemente approdati su piattaforme Android (il che gli ha permesso di sbarcare anche nello store di Amazon). A questa tecnologia anche LGC si è avvicinato ultimamente… ma questa è una storia segreta della quale parlerò solo a tempo debito.
Se volete cimentarvi nella lettura della rivista andate al paragrafo 1 trovate tutto online sul sito ufficiale di Fighting Fantazine.
I giochi di Cthulhu, ovvero le influenze tentacolari di Howard Phillips Lovecraft
Post che esce quasi in contemporanea su questo blog e su quello ufficiale, e che serve banalmente a far un po’ di marketing per l’ultimo eBook realizzato, vale a dire la versione digitale del saggio I giochi di Cthulhu. Dopo il cartaceo (disponibile in alcune ludoteche a Trieste e sul sito dell’editore Wild Boar) il saggio arriva nei formati più diffusi per la lettura su PC, tablet, smartphon, eBook reader,… direi ovunque.
E con questo, abbiamo finito. Mi ero ripromesso di dare al saggio una veste grafica, di sistemarne i contenuti, aggiornandoli, e realizzarlo cartaceo e digitale. I riscontri della precedente versione, uscita con un titolo bislacco e una copertina più cupa e confusa, sono stati comunque buoni e fanno ben sperare, soprattutto alle porte di Lucca 2013 dove sarà di nuovo presente allo stand della Wild Boar (la cui ubicazione è per ora tenuta segreta ma conto di rivelarla quanto prima).
Per chi non lo conoscesse ancora vi ricopio la sinossi e vi incollo alcuni screenshot realizzati con l’emulatore KindlePreviewer.
I giochi di Cthulhu è un viaggio avventuroso tra i passatempi ispirati agli scritti di Howard Phillips Lovecraft. Dai giochi di carte come Munchkin Cthulhu al più noto gioco di ruolo horror, Call of Cthulhu, dal boardgame Arkham Horror a videogame terrificanti come Dark Corners of the Earth, passando per titoli sconosciuti e autoproduzioni affascinanti.
I giochi di Cthulhu
Matteo Poropat
Il saggio è disponibile in formato cartaceo su Amazon oppure in formato ebook sugli store Amazon Kindle, IBS, Mondadori, Kobo, Bookrepublic.
Alex Andreyev, tra meraviglia e orrori lovecraftiani
Dopo quattro post su produzioni locali, e dopo più di un anno (dai tempi de Halo: The Great Journey – The Art of Building Worlds), torna l’angolo del blog dedicato all’arte, con la rubrica The Art Of, dove parlare di creazioni fantastiche, dagli artworks per cinema e videogame a dipinti di pittori sconosciuti da queste parti e sculture di artisti locali. L’arte che, per un motivo o per l’altro, riesce a farmi meravigliare, che permette a volte di gettare lo sguardo su mondi diversi, fantastici.