LGC 3.1.12 – Librogame e mappe

E’ passato più d’un mese dall’ultimo post dedicato a Libro Game Creator e so che ne sentivate la mancanza. La verità è che sto spammando in giro sempre più spesso i post del blog inglese, più comodo da usare e più specifico nei contenuti, mentre nella Tana intendo raggruppare la descrizione di varie release in articoli più corposi e, credo, interessanti. Quello di oggi è dedicato in maggior parte alle due novità più importanti di LGC, arrivato nel frattempo alla versione 3.1.12, che ha inoltre avuto l’onore di essere citata in un trafiletto sulla rivista online Fighting Fantazine (che aveva parlato di LGC già nel numero 12, grazie al lavoro di Alessandro “Yaztromo” Viola).

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Sorcery e il libro magico di Kakhabad

Questo post se l’è giocata con altri due il diritto di essere “il primo dell’anno” e dare un po’ il tono a questa nuova avventura del blog. L’ha spuntata solo per la (relativa) brevità, mentre gli altri due, una chiacchierata sul film horror Absentia e un primo viaggio nelle Fabled Lands, sono ancora nell’hard disk in attesa di venir completati.
Un inizio d’anno avventuroso, che segna anche l’inaugurazione di una nuova sezione del blog (ché ce n’erano poche mi pare) dall’altisonante, improprio, ma affascinante nome di Dossier. Lì, tra incartamenti dimenticati, raccoglitori polverosi e indicazioni di segretezza, verranno archiviati tutti gli articoli che trattano argomenti più ampi, dei generi più disparati. Ci sono già due articoli a fargli compagnia, quello dedicato a Gary Gygax e la nascita di Dungeons & Dragons e il più recente post su The Warlock of Firetop Mountain. Come noterete in questi testi le fonti vengono riportate con i nomi nella versione originale in inglese. Questo per due motivi: molto del materiale di cui vado a trattare neppure esiste in italiano (vedasi il libro game TWoFM, lo spell book di cui parliamo oggi, il saggio su D&D, interi volumi della serie Fighting Fantasy mai tradotti) e, in secondo luogo, preferisco di gran lunga trattare con il materiale “alla sorgente”, sia esso un film, una serie tv, un libro o un gioco, senza nulla togliere ai traduttori nostrani (pur sapendo che anche i libri game furono “adattati” più o meno pesantemente, in sede di traduzione).

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