Annotazioni a margine di Providence #10 “The Haunted Palace” di Alan Moore e Jacen Burrows

While, like a ghastly rapid river,
Through the pale door
A hideous throng rush out forever,
And laugh—but smile no more.
The Haunted Palace — Edgar Allan Poe

Decimo capitolo. Necessita rallentare la lettura, osservando con sempre maggior attenzione le tavole, rileggendo i testi, sfogliando lo “zibaldone” di Robert Black. A due numeri dalla fine, il lavoro di Alan Moore congiunge passato, presente e futuro (“Ora è prima”, ci dice la madre di Johnny Carcosa), i dialoghi tra Black e Lovecraft si fanno densissimi di rimandi, tutto è connesso.
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Annotazioni a margine di Providence #9 “The Outsider” di Alan Moore e Jacen Burrows

For although nepenthe has calmed me, I know always that I am an outsider; a stranger in this century and among those who are still men.
The Outsider – H.P. Lovecraft

Riemergo dal silenzio digitale per una segnalazione obbligata, nuovo capitolo del lavoro di traduzione con l’amico Zeno dei “fatti concernenti la Providence di Alan Moore”. Non so da voi ma qua le temperature tolgono qualsiasi voglia di avvicinarsi a una tastiera, fenomeno che sommato alla convinzione che di tutto questo freghi una mazza al 99% di voi, rende superfluo qualsiasi impiego di bit che non sia qualche partita a Darkest Dungeon. Ma tant’è, il post era in canna, la traduzione mi serve nell’eterna lotta con l’inglese per capire meglio le serie tv in originale. E quando c’è da parlare di Lovecraft qualcosa ancora si agita nell’informe nulla dove una volta nasceva la voglia di scrivere. Quindi a voi, buona lettura.

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