Cthulhu MUD

Questo lungo articolo è stato scritto alcuni anni fa, ai tempi del primo numero della fanzine Memorie dal buio. Lo ripropongo perché propone uno dei giochi di Cthulhu più longevi, almeno per quanto riguarda un videogame, e sarebbe un peccato dimenticarlo, così come la passione per questi fantastici giochi testuali. Qualcuno avrà già sentito parlare dei MUD. Un fenomeno nato ormai molti anni fa, che permette in pratica di giocare un gioco di ruolo con altre persone connesse ad internet. I MUD, Multi User Dungeon (o Multi User Dimension) si differenziano tra loro sostanzialmente per due caratteristiche: il motore informatico, che permette lo svolgersi dell’azione, detto codebase (SMAUG, Merc, Diku,…) e l’ambientazione, che va dal definire quali sono le classi di personaggi che è possibile interpretare (dalle classiche, come nani, elfi, fino ad alieni, robot, e così via) al tipo di mondo in cui si muoveranno i giocatori.

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Quando un giocatore che controlla un personaggio in un MUD è così coinvolto da concentrarsi solo sulla realtà virtuale, lui e il suo personaggio diventano la stessa cosa e fino a quando questa “identificazione” rimane in atto ciò che accade al personaggio è come se accadesse alla persona stessa. In questa veste egli può compiere azioni ed imprese che non potrebbe compiere nel mondo reale.
(L. Giuliano – “I padroni della menzogna. Il gioco delle identità e dei mondi virtuali”. Meltemi ed., Roma, 1997)

Storia

Nato nel 1998 per mano di alcuni appassionati, CthulhuMUD permette di giocare nel mondo fantastico creato sulla carta da Howard Phillips Lovecraft. A quel tempo gli Immortal del gioco, che ne gestivano tutti gli aspetti, si chiamavano Marduk, Dagon (Eric Geisbrecht, che codificò se stesso nella zona di Arkham su uno dei ponti sul Miskatonic River, assieme alla sua ragazza di allora), Nodens (che sparì presto dal gioco), Loki, Ishtar e Sin. Marduk e Dagon furono i più attivi ed i soli responsabili per le prime aree del gioco. A quei tempi Arkham era un cumulo di strade non descritte, con ratti, alcuni cittadini ed un uomo d’affari, situate all’esterno della Miskatonic University con negozi, la loggia di una società segreta ed una locanda. Se si entrava in quest’ultima, al secondo piano si poteva trovare una stana con un letto, che fungeva da portale per la caverna delle fiamme, che (come Randolph Carter ben sa) conduce alle terre dei sogni, le dreamlands. La locanda inoltre forniva shot di tequila e botti di whiskey, che agivano con incantesimi di protezione e cura. Insomma, per Arkham girava più gente ubriaca che sobria.

In quell’anno fece la comparsa il personaggio più importante nella gestione del mud, Arthur, conosciuto poi come Yog (Sothoth) capo del clan Illuminati. La codifica proseguiva, c’era la tomba degli Hyde, l’Egitto, tutte le aree descritte da Augusth Derleth nel racconto “Trail of Cthulhu” e un’intera area per Oriab, codificata da Sin e poi ricostruita da Yog. Accadevano già in quei tempi cose curiose. Ad esempio il personaggio dell’eremita, codificato ad Oriab custodiva una cesta piena di oggetti mal progettati e troppo potenti. Gli immortali se ne accorsero e sigillarono l’intera area. Sin la riaprì. Essi la sigillarono ancora. Sin la riaprì ancora. Essi eliminarono Sin come immortale e crearono un oggetto, al centro dell’università, che era il cadavere di Sin. Questo lo potete oggi trovare all’Arkham Museum, dove sono conservati i ritratti dei giocatori.

In questo periodo di caos i clan dei giocatori prendevano alternativamente il sopravvento. Per certi periodi dominava l’Esoteric Order of Dagon, che poi perdeva via via potere, mentre cresceva nel mud l’influenza dei Warriors Of Light o degli Ulthar Arcanum. Nel corso degli anni ci fu l’avvento di un altro giocatore particolare a segnare la vita del mud: Arqubis, il quale, dopo aver combinato vari guai in giro venne cacciato, i suoi boxer lasciati giacere in giro per l’università e la testa infilzata su un’alabarda nell’Arkham Museum. Arquibs tornò più volte sotto le spoglie della presunta sorella, a difendersi, per poi cercare di collegarsi con un nuovo personaggio maschile. Alla fine, scomparve del tutto.

A questo punto le cose cambiarono davvero. Il mud fu spostato su un dominio internet più stabile e Yog, letteralmente, sparì. Non si collegò per moltissimo tempo, senza lasciare alcuna informazione al resto degli amministratori del gioco, senza nemmeno consegnare l’archivio dei giocatori. Dopo diverso tempo inviò un’email con queste informazioni, ma senza specificare alcunché sulla sua sparizione. Aveva abbandonato CthulhuMUD.

Con Yog fuori gioco Bast assunse il ruolo di amministratore ed il mud venne in pratica ricostruito così come lo si può trovare online oggi.

In giro per Arkham

Questa lunga introduzione storica, tradotta da un email originale di uno degli amministratori, Shub (Niggurath), spero vi abbia trasmesso almeno una parte del lavoro e della vita, sparsa per tutto il globo, che sta dietro ad un fenomeno come questo. CthulhuMUD è conosciuto come uno dei migliori mud in circolazione ed è online da ormai sei anni. Già dall’inizio della connessione al MUD (mediante telnet o un client più complesso all’indirizzo che trovate sul sito www.cthulhumud.com), ci si trova immersi nel mondo di Lovecraft. Dobbiamo effettuare un ardua scelta, per la razza da interpretare, tra prosaici esseri umani, zoog, deep-one, mi-go ma addirittura c’è la possibilità di interpretare la parte di un esemplare dell’antichissima razza di Yith. Ognuna di queste ha le proprie caratteristiche e distinte location iniziali. Se scegliamo ad esempio di vivere la vita di uno studente umano ci troveremo catapultati niente meno che nella magica Miskatonic University!
Chi scrive non può nascondere l’entusiasmo dei primi passi in quel mondo, tra l’altro visitato da altri giocatori molto amichevoli e creature strane e bizzarre.

Cthulhu MUD

Orrori innominabili

Le scoperte nel mondo di CthulhuMUD sembrano non finire mai, dai professori universitari che nascondono orribili segreti, ai culti innominabili celati dalle antiche mura dell’istituzione, i cui sotterranei percorrono l’intera magica Arkham.
Ci sono due critiche mosse alla struttura del gioco. La prima è dovuta alla presenza del tutto comune di situazioni completamente al di fuori dal normale role playing. Nel mud si trovano giocatori che letteralmente volano nei corridoi dell’università (sotto l’effetto dell’incantesimo adatto) incrociando simpatici mi-go. O magari ci si scopre a parlare con un deep one che ha imparato come respirare l’aria terrestre uscendo dall’ancestrale Y’ha-nthlei, città delle mille colonne, per camminare tra le antiche case di Arkham. Il tutto chiaramente va a scapito della simulazione della realtà di gioco.
La seconda critica riguarda di più la situazione ai tempi di Yog. In quegli anni, con la scusa di impersonare al meglio i loro personaggi di allineamento evil (malefici), vari giocatori sterminavano i nuovi arrivati (i cosiddetti newbie) causando danni e poi scomparendo. Questa situazione sembra però legata al passato e non al modo di giocare attuale.

CthulhuMUD è comunque un’esperienza unica nel panorama dei mud. C’è la soddisfazione di poter apprendere nuovi incantesimi discutendo con il prof. Armitage (il comando debate permette di imparare cose nuove, sempre che si sia abbastanza abili da vincere la discussione), oppure di incrociare un combattimento a colpi di pistola con dei famelici ghoul impazziti. Le location sono molteplici e vaste, e comprendono Arkham con i sotterranei e l’università, Innsmouth, Red Hook, Dunwich, la tomba degli Hyde, il Cairo con le sue piramidi, mentre dormendo e superando il muro del sonno e la scalinata che inizia nella caverna guardata dai sacerdoti Kaman-Thah e Nasht, si giunge nelle favolose dreamlands.
E qui si trovano i famelici zoog, nemici dei gatti, la foresta incantata, gli abissi popolati dai Ghast, una delle bestie lunari, si giunge ad Ulthar (e guai a chi tocca un gatto!) e proseguendo si può arrivare fino a Dylath Leen. Non è finita qui, perché sulle ali di un incantesimo, oppure ospitati da una delle oscure galee volanti potremo giungere fino all’isola di Oriab che nasconde innominabili segreti.

E ci sarebbero ancora decine di luoghi misteriosi, in quanto si deve progredire nel gioco, e se eliminare uno zoog affamato è cosa da poco, arrivare a sterminare le shadow della foresta o uccidere l’Uomo Nero del sabba che la vecchia strega tiene sulla Meadow Hill richiede sangue freddo e molte abilità, magiche e non. La “nuova gestione”, insediatasi dopo Yog, sta facendo davvero del suo meglio per garantire a vecchi e nuovi giocatori il massimo del divertimento e dell’esperienza lovecraftiana, il nuovo sito è fantastico ed è un ottimo punto di partenza per chi non ha mai giocato.
Adesso alcune cose saranno cambiate, ma non le sensazioni che questo mondo riesce a dare, soprattutto a chi ha amato le magie dei racconti di Lovecraft.

Link

Il sito ufficiale del CthulhuMUD

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