Recupero questo articolo, comparso sei anni fa nella versione vecchia del blog. In questo periodo di rivisitazioni fantasy, in attesa dell’imminente serie televisiva tratta dai romanzi di Terry Brooks, anche questa versione disneyana che attinge a piene mani dal ciclo di Shannara ha il suo perché, tanto che è stata recentemente ripubblicata ed è disponibile anche su Amazon in versione deluxe. Per chi non ha mai avuto la fortuna di leggerla, questa è una “storia multi dimensionale”. Protagonista assoluto non il Topolino del titolo, ma un funambolico Pippo, che si fa passare per una sorta di eroe semi divino, arrivato in vece del più famoso Alf, del quale si spaccia per cugino.
Anche oggi, dopo che tanti libri e fumetti sono passati sotto i ponti, questa saga rimane un’avventura indimenticabile, infarcita di gesta eroiche, riferimenti letterari (Shannara, Tolkien, la mitologia scandinava) e cinematografici (Star Wars) e piena di personaggi deliziosi (Gunni Helm, Boz, il Vecchio della Montaga e come non citare il terribile Drago Zibibbo!).
I vari episodi, con l’eccezione della sola quarta parte (più simile a un ritardatario sequel, che a un vero tassello della saga), uscirono nel mese di dicembre, a distanza di un anno l’uno dall’altro, e sono intrisi d’atmosfera natalizia: Topolino e la spada di ghiaccio (una lunga avventura in tre capitoli, pubblicati su Topolino n. 1411 del dicembre 1982), Topolino e il Torneo dell’Argaar (Topolino n. 1464/1465 del dicembre 1983), Topolino e il ritorno del Principe delle Nebbie (Topolino n. 1517 del dicembre 1984). Gli episodi vennero sceneggiati e illustrati da Massimo de Vita (sostituito alla sceneggiatura da Fabio Michelini per il quarto capitolo pubblicato su Topolino n. 1936 del gennatio 1993).
Topolino e la Spada di Ghiaccio
La trama del primo capitolo vede il Cugino di Alf intraprendere la ricerca della mitica spada di ghiaccio nella magica regione dell’Argaar. La spada è l’unico talismano capace, una volta inserito nell’apposita feritoia, di sconfiggere il malvagio Principe delle Nebbie, che indossa una speciale maschera (qualcuno ha detto Lord Vader?) e abita in un tetro castello nella Valle d’Ombra.
Una trama migliore di molti fantasy attuali, direi!
Topolino e il torneo dell’Argaar
Fantascientifico secondo capitolo, dove il Cugino di Alf assieme a Topolino torna nell’Argaar, dove il tempo, che passa più rapido che nella nostra dimensione, ha permesso alla città di svilupparsi in una tentacolare metropoli di metallo.
Per evitare una catastrofe di proporzioni bibliche (cosa intendo per bibliche? be’ dovreste saperlo, santa cunegonda!) i nostri eroi vengono coinvolti nel torneo dell’Argaar per conquistare una magica pietra che ha il potere di rimettere tutto a posto.
Topolino e il ritorno del Principe delle Nebbie
Questa è la conclusione della trilogia “base” della Spada di Ghiaccio, quella che trovate nel volume dorato.
Tutto inizia perché Pluto è finito nelle terre dell’Argaar, speditoci da una curiosa Minni che niente di meglio aveva da fare che non attivare il vettore dimensionale (un piatto da centrotavola che apre il portale sbattendoci su con un cucchiaino).
Come sempre tocca ai veri uomini porre rimedio ai danni delle femmine e così ecco che Topolino, perso il vettore, comunica con il mago Yor e attraversa la porta del mondo dei sogni (un enorme ziggurat immersa nel nulla, immagine curiosamente lovecraftiana) arrivando nell’Argaar. Ad aspettarlo ci sarà già Pippo, che vivendo sempre nel mondo dei sogni non ha avuto difficoltà a varcare il confine onirico.
Ma ritrovare Pluto non sarà così facile, dovranno visitare gli Elfi, procurarsi un talismano (grazie all’astuzia di Pippo nel superare le tre prove del Vecchio della Montagna!), attraversare una regione ricaduta sotto il dominio del Principe delle Nebbie, che sconfiggeranno disattivando la maschera (basta togliere il fusibile!).
Topolino e la bella addormentata nel cosmo
Questo quarto capitolo, dal titolo sinceramente penoso rispetto la trilogia originaria, fu aggiunto solo più tardi (come sempre i sequel non bastano mai).
Ancora una volta il Cugino di Alf e Topolino dovranno sconfiggere il potere della maschera del Principe delle Nebbie, finita nel Niflheim (la terra delle nebbie della mitologia norrena), grazie alla figlia aliena della cometa Miranda (sigh).
Per sapere tutto sulla saga c’è la pagina di Wikipedia e la fonte principale, niente meno che Paperpedia 🙂
La saga della spada di ghiaccio su Amazon.
Una delle migliori saghe disneyane di sempre….tralasciando l’ultimo inutile quarto capitolo.
Il quarto mi manca, ma viste le critiche giunte da tutti i lettori non perderò tempo a recuperarlo.
Inutile dire che l’immagine dello scafandro del principe delle nebbie (che hai riportato piu’ sopra) segue gli accostamenti cromatici di Iron Man.
Nel laboratorio del mago, accanto a marchingegni incomprensibili c’e’ anche un Atlas Ufo Robot appena appena camuffato, che… 😉
Che occhio! Non avevo fatto il collegamento dell’armatura (ma non sono nemmeno mai stato un fan di Iron Man). Il robot stile giappo invece lo ricordo bene, e in generale mi è sempre piaciuto questo misto di tecno-magia del mondo fantasy di questa saga (che avrebbe potuto rendere molto più interessante l’originale di Shannara, dove invece è limitato a pochissimi cenni buttati quasi per caso nel testo).
L’hai visto l’Atlas Ufo Robot, con le sue bicorna, ben camuffato nell’antro del mago Yor (verso l’inizio)? Simpatica citazione / omaggio, nevvero? 😉