
Hellboy presenta B.P.R.D. – La dea nera
Pochi giorni fa mi è arrivato un pacco Magic Press, quattro volumi che neanche fosse Natale, tutti Mignoliani. Si tratta degli ultimi quattro disponibili in Italia, che cercano di colmare il gap di due anni con le edizioni americane della saga di Hellboy e nel dettaglio sono Hellboy presenta: B.P.R.D. #11 La Dea Nera, Hellboy presenta: B.P.R.D. #12 Guerra alle rane, Hellboy #10 L’uomo deforme e altre storie, Hellboy presenta: Witchfinder #1. Come si diceva nei commenti alla precedente recensione, dedicata a Hellboy presenta: B.P.R.D. #10 L’avvertimento, se sul fronte del Bureau for Paranormal Research and Defense siamo indietro di due volumi (è imminente l’uscita di 1947) rimane per ora sconosciuta la sorte dell’arco narrativo Hell on Earth (diciamo che si può sperare di leggerlo in italiano nel 2013? diciamolo…).
Se chi legge in inglese è quindi alle prese con l’inferno in Terra, noi siamo ancora ai tempi della guerra con le rane, complessa e intrigante storia iniziata ormai dieci anni or sono, nella quale Mike Mignola è riuscito a far convergere tutti i suoi personaggi, con un Hellboy (ricordato a volte, soprattutto da Abe) ormai del tutto a margine. Indistinto, sullo sfondo, ma con entrate di scena al limite dell’epico, si ripresenta invece il giustiziere Lobster Johnson le cui vicende sono fortemente intrecciate a quelle del B.P.R.D. grazie al principale alleato/avversario, Memnan Saa, che ha rapito Liz per “usarla” nella lotta contro l’esercito di rane (alle quali si sono uniti i proto uomini hyperboriani con le loro macchine da guerra biomeccaniche). Al centro di tutto ancora il Vril, l’energia mistica che guidava anche il “prometeo di ferro”.
Come sempre Mignola non inventa, ma adatta e racconta. Del Vril ne sentiamo parlare da tempo (nelle storie del B.P.R.D.) e per chi non lo sapesse (me compreso) è una forma energetica inventata da Edward Bulwer-Lytton nel 1871, nel romanzo fantascientifico Vril, the Power of the Coming Race. Dalla scienza fantastica alla mitologia la strada è breve e nel seguito sono sorte tutte le possibili ipotesi su quest’energia, fino a ipotizzarne l’utilizzo dentro Atlantide, l’esistenza di una misteriosa società tedesca Vril e tirare in ballo gli immancabili nazisti e i loro esperimenti per dischi volanti e cannoni a raggi della morte.
Tornando all’albo, nella coralità che contraddistingue il B.P.R.D. ‘sta volta mi è piaciuto molto (e solo) “La chela” Lobster, la cui apparizione in sordina avviene proprio nelle primissime pagine, quando gli uomini del Bureau fanno irruzione nel suo vecchio nascondiglio, visto ai tempi di Hellboy presenta Lobster Johnson #1. Gli altri si limitano a fare da sfondo e non riescono ad emergere, in un volume destinato ad allungare la saga delle rane senza aggiungere nulla di veramente interessante. Lo stesso nascondiglio di Memnan Saa si rivela luogo adatto a uno spiegone che riempia i vuoti lasciati negli episodi precedenti, mentre all’esterno infuria la lotta tra i batraci antropomorfi e l’esercito, aiutato questa volta da un immenso drago infuocato che ho trovato personalmente un po’ disturbante per quanto sicuramente orientaleggiante (e quindi affine a Memnan Saa, Agarthi e le sue storie).
Una storia comunque piacevole, illustrata da un Davis che ha dato di meglio nel volume precedente. Non mi resta che sperare in B.P.R.D. #12, anche se già non parte bene, in quanto trattasi di volume antologico con storie auto conclusive ambientate quando l’omunculus Roger era ancora vivo, illustrate da più autori diversi. A pochi albi dalla chiusura di questa lunga serie avrei preferito andare piuttosto al dunque, contando anche sul fatto che ci sarà l’interruzione per il volume 1947, con la storyline sul passato di Trevor Bruttenholm.
Nota: tempo addietro avevo pensato di metter giù un articolone su Hellboy, che magari prima o poi finirò, nel documentarmi ho scoperto questo bel progetto di una wiki dedicata. È ancora in fase di avvio, però promette bene ed è utilissimo per navigare le intricate storie create da Mignola e soci.
Sono anche io abbastanza indietro con le storie di Mignola. Per ora ho recuperato solo il volume 12 del BPRD, quello che tu hai definito il più debole e probabilmente lo è. Spero di recuperare anche gli altri il più presto possibile.
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