Sono passati due anni da quel primo articolo dedicato al backstage del Trono di Spade e dal successivo viaggio per affiancare alle ambientazioni immaginarie quelle reali. Correva l’anno 2012 e quella che sarebbe diventata la serie più piratata della televisione era appena agli inizi. Oggi sono pochi quelli che non ne hanno almeno sentito parlare, moltissimi i fan in tutto il mondo, divisi tra chi ha letto i libri e chi invece si accontenta della versione (fino a ora piuttosto fedele) trasmessa dalla HBO. Tutti o quasi sanno anche chi è l’autore, il buon (si fa per dire, ammazza tutti i personaggi preferiti dai lettori) vecchio (troppo, visto quanto piano scrive) George Raymond Richard Martin. La speranza che lui concluda la saga A Song of Ice and Fire prima di tirare le cuoia (il primo volume è datato 1996) diminuisce col passare degli anni (ne sono serviti 6 per l’ultimo romanzo pubblicato, A Dance with Dragons, e dovrebbero servirne ancora due per leggere la parola fine) ma la serie TV continua ad avere notevole successo (è stata confermata per la quinta e sesta stagione).
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Game of Thrones. In viaggio verso il Trono di Spade
Night gathers, and now my watch begins. It shall not end until my death. I shall take no wife, hold no lands, father no children.I shall wear no crowns and win no glory. I shall live and die at my post. I am the sword in the darkness. I am the watcher on the walls. I am the fire that burns against the cold, the light that brings the dawn, the horn that wakes the sleepers, the shield that guards the realms of men. I pledge my life and honor to the Night’s Watch, for this night and all nights to come.
Vow of the Night’s Watch
Eccoci qui, di nuovo. Che preferiate le arie gelide di Winterfell o il clima più mite di King’s Landing, che tifiate Lannister o Stark, qualsiasi personaggio amiate o detestiate in modo viscerale (qualcuno ha detto Joffrey?) se adorate il fantasy e le serie TV, siete sicuramente qui, di nuovo, ad attendere la prossima puntata di Game of Thrones. Iniziata da un paio di episodi (il primo in TV il secondo regalato in anticipo via web), la serie ispirata alla saga di George R. R. Martin A Song of Ice and Fire (arrivata ormai al quinto volume, lasciamo stare la terrificante distribuzione italiana), ha visto la migliore incarnazione possibile per le avventure med-fantasy dei sette regni.
Guardando questo nuovo inizio, affascinati da location azzeccatissime, chi non si è chiesto dove sia stato girato il serial? Se ricordate, tre mesi fa vi avevo parlato di una delle location, tra le più facilmente raggiungibili (anche se un low cost per la Scozia forse si trova con gli stessi denari), Dubrovnik, sfruttata per realizzare parte di King’s Landing. E il resto di quel mondo così vasto? Ebbene, ecco un post scritto spulciando tra tutte le wiki possibili, che risponde a tale giustificata curiosità. Iniziato con l’idea di pubblicare un paio di foto si è trasformato in un lungo viaggio tra Irlanda, Scozia, Marocco, Malta, Croazia, insomma un bel giro per il mondo.
Ma tutto inizia in un luogo solo, nel nostro caso a Belfast dove ha sede la produzione del serial. Dell’Irlanda del Nord vedremo moltissime zone, tra esterni, castelli, villaggi e porti. Non tutte le location sono state accreditate e durante le ricerche ho trovato solo una parte delle associazioni tra luoghi reali e ambientazioni fantastiche. Se notate incongruenze o avete notizie aggiornate sulle location di Game of Thrones fatemelo sapere che modifico l’articolo.
E ora iniziamo il viaggio…